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Leonida Bombace
tra i fondatori Associazione NoCap
1969-2021

Progetto “Dal caporalato all’autonomia per una vita dignitosa”

Giu 21, 2024 | Blog NoCap

Volge al termine il progetto “Dal caporalato all’autonomia per una vita dignitosa” avviato a marzo 2023 con i fondi Otto per mille della Chiesa Valdese che ha coinvolto 36 giovani immigrati per la maggior parte provenienti dall’Africa sub sahariana inseriti in un circuito lavorativo legale presso alcune imprese agricole in Calabria, Puglia e Basilicata. I destinatari dell’azione che risiedevano negli insediamenti abusivi delle aree di Rossano Calabro e della Piana di Gioia Tauro, hanno potuto trovare alloggi dignitosi in appartamenti vicino alle zone agricole in cui hanno lavorato come braccianti agricoli stagionali. Il progetto ha permesso di collaudare una metodologia finalizzata a creare una filiera etica del lavoro.

Diverse sono state le azioni svolte attivate: Formazione linguistica essenziale per favorire l’integrazione sociale e aumentare l’occupabilità dei migranti, Formazione tecnica per facilitare l’immissione nel mondo del lavoro agricolo; Assunzione dei lavoratori con contratti stagionali regolari sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente; Trasporto verso i luoghi di lavoro con dei mini van messi a disposizione del progetto dall’associazione NO CAP; ricerca di Alloggi dignitosi e Attività di comunicazione svolta quest’ultima con incontri regolari nelle imprese per sensibilizzarle all’etica del lavoro e all’inclusione. Si ringraziano le associazioni locali: Casa Betania in Basilicata e l’Associazione Emmaus in Puglia che hanno ospitato gratuitamente parte dei lavoratori. La collaborazione con le associazioni locali ha permesso di rafforzare l’azione del progetto e creare le premesse per cooperazioni future centrate sul contrasto allo sfruttamento e alla lotta al caporalato.

C’è ancora molto da fare in termini di sensibilità collettiva (imprese, istituzioni locali e cittadini) per lo sviluppo di una filiera etica nel settore dell’agroalimentare. NO CAP continuerà il percorso intrapreso da diversi anni sempre a difesa degli anelli più deboli della catena agricola.